Il 25 e 26 ottobre scorsi a Modena si è svolto l’evento “La biblioteca digitale a scuola. Dal Lesson Plan al Library Plan”, curato da noi di MLOL Scuola in collaborazione con Giunti Scuola e FEM (Future Education Modena), che per l’occasione ha anche messo a disposizione gli spazi della splendida sede di Largo Sant’Agostino.
Una due-giorni davvero importante per noi, aperta venerdì da un workshop a porte chiuse e seguita – il sabato – da una conferenza pubblica di Gino Roncaglia per un folto pubblico di insegnanti e bibliotecari scolastici. Tema dei lavori: il digitale – e in particolare l’integrazione delle risorse di una biblioteca digitale – nella didattica.
Si è cominciato il venerdì, dicevamo, con una giornata di lavori cui hanno preso parte – su nostro invito – figure centrali in Italia nell’ambito della didattica e della scuola: Beatrice Aimi, Matteo Di Cristofaro, Daniela Di Donato e Damien Lanfrey del FEM; Paola Montorsi, Eva Pigliapoco, Cecilia Scalabrini e Ivan Sciapeconi dell’Istituto Comprensivo 3 di Modena, diretto da Daniele Barca. E poi Angelo Bardini (ambassador INDIRE), Sara Belloni (Istituto Comprensivo di Fiorenzuola d’Arda), Gabriele Benassi (Istituto Comprensivo 21 di Bologna), Antonio Fini (DS, Istituto Comprensivo di Sarzana), Elisa Turrini (Istituto Comprensivo 4 di Modena), Anna Maria Vitale (Progettista Bibliotecaria) e Vittoria Volterrani (Istituto Comprensivo di Bobbio).
La mattinata è stata dedicata all’introduzione del tema della biblioteca digitale a scuola e del concetto di Library Plan, un modello di lezione in cui – oltre alle consuete risorse utilizzate della didattica – si rende centrale il ruolo della biblioteca, a livello sia metodologico che tematico.
È stata Daniela Di Donato a presentare ai partecipanti un primo esempio di organizzazione e gestione delle attività didattiche (elaborato con uno strumento versatile come Canvanizer), in vista poi dei tavoli di lavoro che si sarebbero svolti nel corso del pomeriggio; noi, invece, abbiamo approfondito nel dettaglio il servizio MLOL Scuola e le risorse raccolte sulla nostra piattaforma, che consente agli istituti scolastici di mettere a disposizione di insegnanti e studenti una vera e propria biblioteca digitale con ebook, giornali da tutto il mondo, audiolibri, musica e oltre un milione di risorse ad accesso libero.
Grazie a questo dettagliato lavoro introduttivo, nel pomeriggio è stato possibile organizzare i partecipanti in tre diversi gruppi di lavoro e chiedere loro di sviluppare proposte di Library Plan che potessero poi fare da modello per tutti gli insegnanti italiani che desiderassero sperimentare in prima persona nelle proprie lezioni una tipologia di didattica che potremmo definire “aumentata”. Qui sotto potete vedere i primi risultati:
- Passion-based reading
- Come promuovere la lettura attraverso un evento pubblico
- Come promuovere la lettura espressiva attraverso la creazione di un audiolibro
- Lettura libera, una “zona franca” nella scuola
Nota: a questo link è disponibile un modello di Library Plan che potrete utilizzare per costruire dei percorsi didattici library-based. I vostri prodotti potranno poi essere pubblicati in un’apposita pagina MLOL Scuola dedicata ai materiali didattici.
Si è trattato comunque solo di un primo passo per un lavoro dagli orizzonti decisamente più ampi: questo workshop, infatti, produrrà poi una sperimentazione operativa e un’ulteriore restituzione pubblica in collaborazione con un gruppo di insegnanti e alcune classi dell’Istituto Comprensivo 3 di Modena. Ma di questo, come di molte altre novità relative a MLOL Scuola, vi daremo notizia nei prossimi mesi.
Il sabato mattina, una sala piena di bibliotecari, insegnanti e dirigenti scolastici – provenienti da tutta Italia – ha accolto con grandi applausi la conferenza di Gino Roncaglia, introdotta e seguita da interventi di Daniele Barca, Angelo Bardini, Giulio Blasi, Daniela Di Donato, Antonio Fini, Damien Lanfrey, Donatella Solda ed Emanuele Guaraldi (Biblioteca Delfini di Modena).
Partendo da alcune considerazioni sulla lettura come attività privata ma anche sociale, sulla frammentazione insita alla nostra epoca digitale (sempre minore è il tempo che si dedica alla forma-libro, oggi) e sul concetto di lettura aumentata, Roncaglia è arrivato a definire il vero ruolo della biblioteca scolastica, oggi: uno spazio terzo all’interno dell’istituto scolastico (concetto quasi del tutto assente, qui da noi) e fondamentale nell’ottica della socializzazione e dell’approfondimento dei propri interessi.
Un momento di analisi dello stato dell’arte della scuola e delle biblioteche scolastiche in Italia e anche di prospettiva davvero significativo: se non avete potuto prendervi parte, potete rivedere il video completo della mattinata qui sotto – l’intervento di Gino Roncaglia è al minuto 37:30.
Paola Pala, Francesco Pandini
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